foto Simone Bossi
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L'appartamento è parte di un edificio costruito verso la fine del Settecento nella zona nord della città di Varese. L'impianto originario ha saputo valorizzare le qualità del contesto ambientale, instaurando un dialogo continuo tra intorno e costruito. Già dimora di una ricca famiglia milanese il complesso è stato oggetto di una ristrutturazione con la conseguente suddivisione in singoli appartamenti.
MORONI GOMMA
c.so Garibaldi 123
luogo
Milano, Italia
committente
privato
superficie
350 mq
tipologia
commerciale
foto Leonardo Duggento
progetto verde arch. Marco Bay
Il nuovo ‘store’ Moronigomma di Milano, in corso Garibaldi 123, si inserisce in un contesto urbano privilegiato, tra la Milano ottocentesca e quella contemporanea, in continuo divenire, dei grattacieli di Porta Nuova. Un’area della città particolarmente attiva nell’arco dell’intera giornata per la presenza di uffici, negozi e locali di ristoro. Lo spazio commerciale in cui si colloca è nel cuore di questo contesto e, attraverso l’ampia vetrata a doppia altezza su corso Garibaldi, ne assorbe tutta la sua vitalità.
Il primo obiettivo di progetto diventa quindi quello di riuscire a mantenere la massima permeabilità visiva tra l’interno e l’esterno. Le superfici vetrate sono lasciate volutamente libere in tutta la loro trasparenza. Unico diaframma progettato in parallelo ad esse è un sistema leggero di tiranti in ferro, verticali ed orizzontali, da pavimento a soffitto e da parete a parete. Cavi leggeri dove la presenza del verde rampicante prende vita crescendo con naturalezza controllata.
Dall’interno dello ‘store’ godiamo, dal lato di corso Garibaldi, della vista sulla chiesa della Santissima Incoronata, dall’altro, della presenza voluta di un piccolo giardino organizzato a verde. Quest’ultimo, oltre ad essere spazio espositivo per arredi ed oggetti per esterno, diventa un luogo intimo di decompressione che rimanda alla memoria storica di giardini segreti all’interno dei palazzi milanesi. Il lavoro sul verde acquista nel progetto una sua importanza e lavora in un rapporto di complementarietà con l’interno e la sua ricercata dimensione domestica.
Lo spazio interno si articola su due livelli collegati da una comoda scala ed un ascensore: un piano principale a quota strada e un piano superiore che occupa solo una porzione della superficie complessiva lasciando spazi a doppia altezza, affacci e una dinamica contaminazione visiva orizzontale e verticale sulla vita che si sviluppa all’interno del negozio.
L’organizzazione planimetrica segue un layout semplice e chiaro costituito da piani posti lungo tre assi paralleli perpendicolari all’ingresso con lo scopo di favorire la massima superficie espositiva senza sacrificare la fluidità dei percorsi. A questo sistema si alternano, sulle pareti perimetrali, pannelli espositivi e scaffalature.
Il progetto dello ‘store’ prende forma seguendo la filosofia Moronigomma,
…L’oggetto esposto deve essere protagonista. Lo spazio è pensato in funzione ad esso …
Questo è diventato il principio base del concept che riprende ed evolve le scelte già fatte sullo spazio realizzato nel 2018 sulla stessa via, al n°2.
. L’uso di un unico colore base identifica il volume interno: pavimento, parete e soffitto. La pavimentazione in resina color grigio chiaro si propone come una superficie neutra adatta ad accogliere la molteplicità di colori e forme dei prodotti esposti e dei diversi brand selezionati in giro per il mondo.
. L’MDF lasciato naturale è usato, con pannelli di un unico spessore, per i piani espositivi orizzontali e verticali. La scelta di un materiale pratico, volutamente grezzo, rimanda all’immagine dell’imballaggio di cartone e della scatola regalo.
. Il ferro crudo è usato come elemento di supporto dei piani in MDF, come materiale identificativo del mobile cassa e di diversi complementi di arredo. Nel disegno di progetto che dà forma ai manufatti viene letto sempre volutamente nel suo spessore di 1 cm.
. Il progetto luce, infine, collabora a dare un’equilibrata percezione dello spazio. Senza mai diventare protagonista rafforza in modo puntuale le scelte di progetto.