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LA LUCE E LO SPAZIO INTERNO

Riflessioni e immagini esposte in occasione di OPEN! STUDI APERTI promosso dall'Ordine degli Architetti di Varese il 24 maggio 2019

Il controllo della luce naturale negli spazi interni è per noi parte integrante del progetto. La luce è presenza attiva nello spazio. Con l’ombra gioca in un rapporto di complementarietà in continuo mutamento dalle prime ore del mattino fino al tramonto. Regala emozioni anche di attimi. Cercarla, catturarla e fermarla è per noi quasi un dovere.


La fotografia diventa uno strumento di studio e ricerca fondamentale già dai primi scatti in cantiere. Ci racconta come dialogano il luogo e la luce all’interno dello spazio abitato. Capiamo dove e come bucare l’involucro, cosa spiare, dove passare e dove stare.
La ricerca si trasferisce poi nella scelta dei materiali da introdurre, sinceri, in quanto la luce ne esalta le specifiche qualità. Il modo in cui si riflette e viene assorbita dalle diverse superfici è per noi già architettura.

 

Nei progetti esposti – due spazi interni di edifici residenziali e un luogo di preghiera – abbiamo lavorato sulla dinamica del rapporto tra la luce e le ombre proiettate sui piani verticali e orizzontali nei diversi contesti e nelle differenti ore del giorno.

L'omogeneità di un pavimento in cemento diventa la superficie sulla quale si muovono le immagini disegnate dalle ombre in modo ciclicamente differente. Lunghe e invadenti nelle prime ore del mattino, più brevi e marcate a mezzogiorno.

Il legno e il vetro satinato, invece, assorbono e miscelano la luce e l’ombra.  
I colori sfumano, i confini si dilatano, l'atmosfera diventa più morbida.

Un tessuto bianco tirato su telai di legno filtra la luce che invade l’interno di un luogo di preghiera. Lo spazio si uniforma in un’atmosfera che diviene rarefatta. Una luce eterea si diffonde nella cappella.

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